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Sintesi

 

Si definisce sintetico un minerale formatosi non spontaneamente in natura, ma creato artificialmente dall’uomo in laboratorio e che possiede tutte le caratteristiche chimiche fisiche e strutturali del corrispondente naturale che vuole simulare. Ciò che l’uomo non è riuscito a riprodurre è l’imprevedibilità della natura e cioè le inclusioni presenti nelle gemme naturali. Le foto che stiamo osservando riguardano diverse tipologie di sintetici create da diverse case. Un occhio esperto non viene tradito, le inclusioni sono diverse. A sinistra potete osservare uno zaffiro sintetico per fondente (zaffiro chatam)

 

 

Esistono diverse metodologie per fabbricare sintetici. Abbiamo sia processi semplici e poco costosi che laboriosi e notevolmente onerosi. Il primo sintetico fu realizzato ai primi del 900 e riproduce rubini e zaffiri (rubini e zaffiri sintetici per fusione alla fiamma o anche detti verneuil). A destra e sotto potete osservare entrambi.

 

 

 

Nello zaffiro verneuil a sinistra è possibile osservare delle sottili linee arcuate, costituite da minutissime bollicine. Tali inclusioni sono caratteristiche di questa sintesi.

Gli smeraldi vengono sintetizzati con il metodo della fusione con fondente (Chatam, Zerfass, Gilson, ecc.) o con quello idrotermale (Biron, Russo, Lechleitner, Linde, Regency, ecc.) che sfrutta un processo simile a quello naturale di formazione degli smeraldi. Si tratta di un procedimento molto lungo e costoso, per tale motivo è estremamente difficoltoso riuscire a distinguerli.   Chiave di lettura potrebbe essere la presenza di particolari inclusioni, mai riscontrate nei naturali,  come ad esempio le inclusioni a virgola di cristalli di fenacite (bifasi), le inclusioni a briciola di pane, le fratture elicoidali, ecc.

 

Imitazioni

 

 

Le imitazioni assomigliano alle gemme naturali, ma hanno caratteristiche chimico/fisiche diverse. In poche parole sono tutt'altra cosa.

Ad esempio un vetro verde potrebbe essere considerato una imitazione dello smeraldo oppure un granato una imitazione del rubino. In foto potete osservare un'ottima imitazione del diamante chiamata "moissanite". Si riesce a distinguere per il tipico sdoppiamento degli spigoli che è possibile osservare, guardando attraverso le faccette laterali della pietra.

A destra potete osservare una bolla tipica di una imitazione in vetro

Quella che vedete è una doppietta, ossia una pietra composita. La parte superiore incolore, è costituita da berillo incolore (il berillo è la specie a cui appartiene lo smeraldo e l'acquamarina) ed è incollata su di un vetro verde inferiore che conferisce il colore uniforme a tutta la pietra. Questa è una tipica imitazione non solo degli smeraldi ma anche di altre gemme.

   
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